Lei! E’ mussulmano?
/You! Are you muslim?

La prima ed inevitabile domanda è, in pratica, sempre la stessa:
-“Lei, è mussulmano?“–
Non ci sono grandi differenze da chi viene aperta e verso chi, a prestare una particolare attenzione al riguardo; ciò che impareremo un giorno (?) sarà la costruzione dell’affronto sviluppato in questione. Le esemplificazioni, spesso di comodo, senza discriminazione di sorta ed investite da esperienze le più oneste possibili, non possono sottrarsi (nell’ottica a tratti pregiudizialmente presentata) da una logica di predominio culturale, quel arcaico atteggiamento fondato molto probabilmente su esperienze guerrafondaie; in qualche maniera, ogni classificazione, ogni catalogazione, ogni intervento atto a misurare e pianificare, detiene, per questo fare, una condotta autoritaria ed impositrice con conseguenze sanzionatorie nelle conclusioni di ragionamento.
Il richiedere una risposta per cui la propria domanda possa venire soddisfatta e meglio possa arginare le proprie limitate conoscenze nel merito, pone inevitabilmente l’interrogato e non più l’interlocutore verso una particolare costrizione e nel caso in cui la domanda sia decifrabile (per il tema ivi proposto) con il voler sapere se un atto sia riconducibile all’Islam oppure se una persona è mussulmana, consegna il dialogo alla sua conclusione con l’asserzione di testimonianza della Fede (Alhamdulillah!), formula precisa e corretta ma che di fatto erge un muro tra le persone schierate, oppure, consente il proseguire del dialogo alloggiando nella rispettiva propria trincea.
Per tanto, per questo tentativo di ragionamento, la risposta non sarà il sigillo, l’emblema ed etichetta di consuetudine ma, sarà un sorriso da ricevere oppure all’opposto un attenzione da voler attivare per tenere alta la propria difesa. (Continuerà, SDV…)

/The first and inevitable question is always the same:
–“Are you Muslim?” –
There are no big differences from who is opened and to whom, to pay particular attention to it; what we will learn one day (?) will be the construction of the developed affront in question. The examples, often convenient, without discrimination whatsoever and invested by the most honest experiences possible, cannot escape (in the perspective at times prejudicial presented) from a logic of cultural dominance, that archaic attitude most likely founded on warmongering experiences; in some way, every classification, every cataloging, every intervention designed to measure and plan, has, for this purpose, an authoritarian and imposing conduct with sanctioning consequences in the conclusions of reasoning.
Requesting an answer so that one’s question can be satisfied and better able to stem one’s limited knowledge on the merits, inevitably places the questioned and no longer the interlocutor towards a particular constraint and in the event that the question is decipherable (for the theme proposed therein) with the desire to know if an act is attributable to Islam or if a person is a Muslim, delivers the dialogue at its conclusion with the statement of testimony of the Faith (Alhamdulillah!), a precise and correct formula but that in fact it erects a wall between the people lined up, or it allows the dialogue to continue by staying in their respective trenches.
Therefore, for this attempt at reasoning, the answer will not be the seal, the emblem and customary label but, it will be a smile to be received or, on the contrary, an attention to be activated to keep up one’s defense. (To be continued, Inch’Allah…)

RéV[0]LuTiOn ✌
(en Italie)

Un tempo e non così lontano da questo che appare a molti di noi “eccessivo”, pensavo che contare il sistema bicamerale di Governo con parlamentari perlopiù giovini, dotati di una dialettica incisiva e colta ma anche umile e soprattutto disponibile al dibattito con i media, fosse un desiderio irrazionale e probabilmente una personale rivendicazione per i tanti soprusi che incontravo per la strada, addirittura intellettuale. Mi arrovellavo e poi… lasciavo il tempo che mi ritrovavo. (Elucubrazioni fondate sul romanticismo letterario, probabilmente fumetti…) Oggi, potrei anche esternare con soddisfazione (generica) che i sentimenti di allora e quasi sbarazzini, onesti senza dubbio ma con forti possibilità di errore, qualche verità la contenevano, qualche dose di intuito lo conservavano nella radice, perché è difficile non riconoscere che molti di quei sogni si sono avverati!
Sì: nei banchi di Governo del 202x si contano praticamente tante di quelle passate aspettative o fantasticherie che dir si voglia, così come all’interno delle moderne produzioni radio-televisive con tutto l’ausilio dei nuovi mezzi di informazione la quasi totalità del personale è “giovane”; il Paese Italia (sistema proprio non mi è possibile definirlo: il rischio di cadere nelle terribili notizie di cronaca del malaffare è troppo alto) inaspettatamente e per quanto mi riguarda, però m’è ancora una volta poco amico, e lo è altrettanto con tantissimi di Voi giov… ahemm, vecchi, se mi perdonate il non aggiungere altro per dare chiara spiegazione a questa dura affermazione, dove addirittura nell’emergenza ci ritroviamo “tutti contro tutti”, e quindi contro il Governo, contro l’opposizione, contro il Capo dello Stato, contro le Istituzioni, contro gli Ebrei, contro i Mussulmani, contro il Papa, contro le donne, contro i meridionali, contro i nordici, contro le politiche di ieri e di oggi, e cioè, con poca approssimazione, contro noi stessi!
“Ho visto cose che voi umani…” -il replicante fantascientifico raccontava-.
Io potrei aggiungere di aver veduto un Onorevole al dicastero degli Esteri il quale non comprendeva che la Baviera non confina con l’Italia, nonostante il conduttore televisivo lo rincorreva con un “che caxxx!” in diretta, sorvolando sulla “questione Austria”. Ho visto un mafioso interpellato in televisione (prima serata) e pure un ladro patentato (etnia “borbonica”!?) che si compiaceva per la scarcerazione grazie a un Decreto o giù di lì che nemmeno il Presidente della Repubblica aveva inteso di stabilire con il termine “grazia”; ho visto senatori della Repubblica con la maglietta degli “Who” partecipare a un dibattito pubblico. (Wow!)
E poi ho intravisto Aziende private che inculcavano paternali nelle loro interruzioni forzate dicasi pause pubblicitarie ripetute nella vita delle Persone. E lo facevano, anzi, lo fanno ancora, con una violenza tale e soprattutto ipocrita, che poi, in un malato ragionamento indotto, pensi davvero che sia quel disgraziato di immigrato a “3 euro l’ora” il problema, e non loro, gli evasori a norma di Legge, quelli che non pagano le tasse in Italia nonostante in Italia fanno i loro (pseudo)legittimi profitti.
E poi… ho visto tante bandiere tricolore esposte alle finestre e ai davanzali, apposte a mo’ di “Ungheria”, sob.
L’orgoglio nazionale (della retorica) non ben delineato nel geografico contorno che dimentica e sogna e sogna e dimentica le promesse televisive miliardarie ma perdona tutto grazie a un po’ di gas (anche questo) tricolore spruzzato nei cieli del narrato Belpaese di un tempo, nonostante la narrazione, “quella narrazione”, allora era davvero poco asservita e toccava punte artistiche ineguagliabili a quanto sembra. Eppure, invero, tutto questo non è triste.
Triste è vedere le giovani madri ed i pargoli umiliati, badati e bendati a vista da vecchi mascherati, e allontanati dalla scuola. I loro coetanei -disperati comunque- stanno già imparando a controllare “il sospetto”; sì, a breve e dopo “il distanziamento sociale” registreremo anche l’APP che genera il sospetto e la tristezza sarà soppiantata con un “ban”.
La Rivoluzione m’è sempre meno romantica; giovine però lo è (per) sempre!

/A distant time and not so far from this which appears to many of us “excessive”, I thought that counting the bicameral system of government with mostly young parliamentarians, endowed with an incisive and cultured but also humble dialectic and above all open to debate with the media, it was an irrational desire and probably a personal claim for the many abuses I met on the street, even intellectual. I was struggling and then… I gave up the time I found myself. (Lucubrations based on literary romanticism, probably comics…) Today, I could also express with (generic) satisfaction that the feelings of the time were almost jaunty, honest without a doubt but with strong possibility of error, some truth contained it, some dose of intuition they kept in the root, because it is difficult not to recognize that many of those dreams have come true!
Yes: in the government benches of 202x there are practically many of those past expectations or fantasies if you prefer, as well as in modern radio-television productions with all the help of the new media almost all of the staff is “young”; the Country of Italy (I can’t really define it as a system: the risk of falling into the terrible news stories of the underworld is too high) unexpectedly and as far as I’m concerned, but once again it’s little friend to me, and it is the same with many of you youn… ahemm, old people, if you forgive me for not adding anything else to give a clear explanation to this harsh statement, where even in the emergency we find ourselves “all against all”, and therefore against the Government, against the opposition, against the Prime Minister, against the Institutions, against the Jews, against the Muslims, against the Pope, against women, against the Southerners, against the Nordics, against the policies of yesterday and today, that is, with little approximation, against ourselves!
“I’ve seen things that you humans …” -the sci-fi replicant told-.
I could add that I saw an Honorable Member at the Parliament who did not understand that Bavaria, Germany does not border on Italy, despite the fact that the TV presenter was chasing him with a “what the fxxx!” live, flying over the “Austria question”. I saw a mafia guy interviewed on television (prime time) and also a licensed thief (“Bourbon” ethnicity !?) who was pleased with his prison release thanks to a decree or something that not even the President of the Republic had intended to establish with the term “grace”; I have seen senators of the Republic wearing the “Who -Rock band-” shirt participate in a public debate. (Wow!)
And then I caught a glimpse of private companies that inculcated lectures in their forced interruptions, repeating advertising breaks in people’s lives. And they did it, indeed, they still do it, with such and above all hypocritical violence, that then, in a sickly induced reasoning, you really think that that wretched immigrant at “3 euro/hour” is the problem, and not them, tax evaders in accordance with the law, those who do not pay taxes in Italy despite making their (pseudo)legitimate profits in Italy.
And then… I saw so many tricolor Italian flags displayed on the windows and on the sills, affixed as “Hungary”, sob.
National pride (of rhetoric) not well defined in the geographical outline that forgets and dreams and dreams and forgets the billionaire television promises but forgives everything thanks to a little gas (also this) tricolor sprinkled in the skies of the beautiful country of the past, despite the narration , “That narrative”, was then very little subservient and it touched artistic points unparalleled it seems. Yet, indeed, all of this is not sad.
It is sad to see young mothers and babies humiliated, looked after and blindfolded by masked old men, and removed from school. Their peers – desperate anyway – are already learning to control “suspicion”; yes, shortly and after “social distancing” we will also register the APP that generates suspicion and sadness it will be supplanted with a “ban”.
The Revolution is less romantic to me; but is young (forever)!

Nuova era
/New era

Pandemia e varianti del corona virus sarebbe -come è e deve essere- argomento serio, molto severo e drammatico da trattare in ragione delle quotidiane centinaia di migliaia di vittime da seppellire/bruciare nella vecchia Europa, finanche i “mille studi” e le esagerate proiezioni di dati che contrastano e smentiscono sé stessi nella continua saga degli scienziati ospitati nei numerosissimi talk–show mainstream persistono a conservare alto il credito pubblico negando altresì il confronto contraddittorio e indispensabile della loro lettura. Mantenendo saldo il logico e razionale pensiero, soprattutto legato alla scienza che rimane l’antitesi della Fede, ponendo insomma attenzione massima alla malattia, ai possibili contagi, alle cure che rimangono inaspettatamente ancora vicine ai tabù nella discussione, fuori da una polemica propositiva fin troppo facile, che cosa non dovremmo sapere alla luce dell’anno 2022 accertato scientificamente che i corona virus da sindrome respiratoria acuta grave, abbreviati in SARS-CoV o SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2 non sono più in circolazione come appunto da descrizione attraverso la cifra dell’anno (-19 abbreviazione dell’inglese Corona Virus Disease-2019) della scoperta risultano passati, leggi variati?
Io non sono un virologo; non ho mai studiato microbiologia; non ho nessun tipo di conoscenze di genetica.
L’infettivologia, l’epidemiologia, l’immunologia e la pneumologia in genere, a me, sono pressoché materie sconosciute. Senza aggiungere altro, confesso pubblicamente di non essere medico e di non aver mai frequentato un corso di laurea in Medicina Veterinaria, il che, tutto sommato e con poche allusioni, non mi ha permesso di conseguire Master all’estero e nemmeno a pagamento. A fronte di tutto questo preambolo stilato per l’autonomia e le competenze, sorvolando sulle intenzioni del sottoscritto già curricolante, sono altresì perfettamente in grado (con fare cattedratico) di discutere di COVID-19 come quelli personaggi che ne discutono pubblicamente attraverso i media. Oggi. (E ieri). Pertanto, nell’età dell’emergenza sanitaria, fattispecie quella italiana che sembra non intravvedere mai una fine o meglio, parrebbe non prevedere la tendenza al miglioramento intrapresa invece in molti Paesi europei, infausto periodo probabilmente sospinto dalla narrazione contraddittoria del Governo a partire dal Presidente del Consiglio che pochi mesi or sono testualmente sentenziò la certezza di immunità permanente per i possessori di “greenpass”, segnalo di una timida preoccupazione che s’è registrata negli ambienti religiosi, negli studi privati di qualche vate, nell’ambiente colto degli studiosi e fedeli della Religione di Abramo, a partire dagli Ortodossi e dai cosiddetti radicali siano essi Ebrei, Cristiani e Mussulmani, citati ora in ordine storico cronologico per la loro apparsa.
La contesa per ora è molto discreta, ma esiste.
Le ultime scoperte e chiamiamole pure prove emerse da autorevoli indagini giornalistiche oggi difficilmente non accostabili all’attività investigativa internazionale, menzionano “dati” estrapolati da stimati ed accreditati biologi in correlazione tra vaccino COVID-19 e DNA, RNA eccetera.
Lungi dal sottoscritto interpretare tali verità e peraltro -se non erro- mai nascoste dalle Case farmaceutiche multinazionali, mi permetto in qualità di Autore e studioso della Religione Islamica in particolare, di sottolineare che l’origine della vita, la manipolazione di essa (e nel bene e nel male, senza distinzione se non di merito) è comunque di appannaggio dei dotti e sapienti religiosi, degli ecclesiastici se previsto dalla Dottrina, e quantomeno, la mia esortazione è quella di non assumere la presunzione (atea) di nascondere loro e peggio di allontanare da essi la verità, perché le masse dei fedeli non sono quelle gestite dai politici di (questo) turno, e nemmeno di quello prossimo, SDV, laddove la punizione divina è certa dovessero scampare quella terrena.

/Pandemic and coronavirus variants would be – as it is and must be – a serious, very severe and dramatic subject to be dealt with due to the daily hundreds of thousands of victims to bury&burn in old Europe, even the “thousand studies” and exaggerated projections of data that contrast and deny themselves in the continuous saga of scientists hosted in the numerous mainstream talk-shows persist to keep high public credit, also denying the contradictory and indispensable comparison of their reading. Keeping the logical and rational thought firm, above all linked to the science that remains the antithesis of the Faith, paying maximum attention to the disease, to the possible infections, to the treatments that unexpectedly remain still close to the taboos in the discussion, out of a propositive controversy that is too much easy, what we should not know in light of the year 2022 scientifically established that the coronavirus from severe acute respiratory syndrome, abbreviated to SARS-CoV or SARS-CoV-1 and SARS-CoV-2 are no longer in circulation as precisely from description through the figure of the year (-19 abbreviation of the English Corona Virus Disease-2019) of the discovery are passed, laws changed?
I am not a virologist; I have never studied microbiology; I don’t have any kind of knowledge of genetics.
Infectivology, epidemiology, immunology and pneumology in general are virtually unknown to me. Without adding anything else, I publicly confess that I am not a doctor and that I have never attended a degree course in Veterinary Medicine, which, after all and with few allusions, did not allow me to pursue Masters abroad or even for a fee. In the face of all this preamble drawn up for autonomy and skills, passing over the intentions of the undersigned already curricula, I am also perfectly able (with a professorship) to discuss COVID-19 like those people who discuss it publicly through the media. Today. (And yesterday). Therefore, in the age of the health emergency, the Italian case in point which never seems to foresee an end or rather, it would seem not to foresee the trend towards improvement undertaken instead in many European countries, an unfortunate period probably driven by the contradictory narrative of the Government starting from the Italian Prime Minister that a few months ago verbatim ruled the certainty of permanent immunity for holders of “greenpass”, I point out a timid concern that has been registered in religious circles, in the private studies of some learned men, in the cultured environment of scholars and faithful of the Religion of Abraham, starting with the Orthodox and the so-called radicals be they Jews, Christians and Muslims, now cited in chronological historical order for their appearance.
The dispute for now is very discreet, but it exists.
The latest discoveries and let’s call them pure evidence emerged from authoritative journalistic investigations today hardly not comparable to international investigative activity, mention “data” extrapolated by esteemed and accredited biologists in correlation between the COVID-19 vaccine and DNA, RNA and so on.
Far from myself interpreting these truths and moreover – if I am not mistaken – hidden by multinational pharmaceutical companies, I take the liberty of being an author and scholar of the Islamic religion in particular to underline that the origin of life, its manipulation (and in the good and bad, without distinction if not of merit) is however the prerogative of the learned and wise religious, of the ecclesiastics if foreseen by the Doctrine, and at least, my exhortation is to not assume the presumption (atheist) to hide them and worse to distance the truth from them, because the masses of the faithful are not those managed by the politicians of (this) turn, nor of the next one, God willing, where divine punishment is certainty, if they were to escape the earthly one.